Gli indigeni armati costrinsero Cavaliere25 ad andare con loro.
Cominciarono così a camminare tra quella vegetazione fitta, impenetrabile, tra cespugli giganti e radici colossali che spuntavano dal terreno.
Più di una volta il ragazzo inciampò, suscitando le risate di alcuni di quei selvaggi e gli insulti degli altri.
Camminarono per diverse miglia e ad un tratto le forze vennero meno a Cavaliere25, che dovette fermarsi ed appoggiarsi ad un tronco per non cadere sul terreno.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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