Le aveva allargato con delicatezza e dolcezza le gambe, restando ad accarezzarle con le sue dita affusolate, con gli occhi neri fissi dal basso in quelli verdi di lei, mentre l'acqua intorno a loro schizzava in ogni direzione sottoforma di infinite goccioline, che i raggi del Sole filtrando le rendevano di vivaci colori.
Elv cominciò così ad accarezzare i polpacci, poi le ginocchia e le cosce di Gwen, con movimenti lenti, sinuosi, sensuali, stando inginocchiato davanti a lei.
La ragazza sentiva lacqua scivolare su di lei da ogni dove, restando come una principessa tribale seduta su quella pietra come fosse un trono.
La guardava e le accarezzava le gambe, quando ad un tratto chinò il capo e prese a baciarle piano la pelle, scivolando con le labbra lungo le cosce di Gwen.
"Sai, vero..." disse pianissimo lui "... sai cosa farò ora, vero?"
Mentre quella sensazione provata da Gwen di essere osservati era ancora vera, concreta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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