Lui strinse la mano a Destreya.
"E' un onore avere a bordo una tale bellezza, dottoressa." Disse il bel capitano con tono gentile ed affabile. "Credo fosse dai tempi della spedizione della Ionia, quando una nave greca condusse la statua di Afradite a Lesbo, che sul mare non si vedesse tanta bellezza, dottoressa." Il tono era galante, ma i suoi occhi che sembravano seguire i mutamenti del mare parevano invece racchiudere una luce di passione e di impeto, selvaggia come le onde e le bufere che si sfidavano a quelle latitudini. "Io sono il capitano Erecit..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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