La maniglia si abbassò e la porta si aprì.
Un attimo dopo Gwen era nella cabina di Elv, avvolta in una vaga penombra, riconoscendolo seduto con le gambe incrociate sul letto.
Era a petto nudo, con solo i pantaloni corti del suo pigiama e la macchina fotografica fra le lenzuola, appena preparata.
La ragazza sentì gli occhi neri di lui scivolare su tutta la sua figura, per poi risalire fino a quelli verdi di lei.
"Ti aspettavo..." disse lui pianissimo, senza smettere di guardarla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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