Ero ancora lì, a cercare di essere lucida, calmarmi e smaltire la rabbia, non Esattamente in quest'ordine.
Ad un certo punto, sentii delle voci uscire dall'edificio e riconobbi subito Bell, affiancato da due modelle, ma loro non mi interessavano, era lui il mio obiettivo e non mi sarei lasciata scappare quest'occasione.
Allora, mi avvicinai a lui, con un'espressione affabile e priva di ogni traccia della rabbia precedente.
"Salve, signor Bell. Sono una giornalista della rivista "Photografando", avevamo un'intervista fissata per oggi, non so se si ricorda. Mi chiamo Gwen. Gwen Ygraal" con un sorriso, mentre gli porgevo la mano "Sono qui da almeno cinque ore e mi farebbe davvero un grosso favore se mi concedesse un po' del suo tempo" dissi poi, speranzosa.
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