Era un Averno di fiamme.
Un trionfo di fuoco e di fumo, al punto che gli occhi bruciavano e lacrimavano.
Ovunque i muri si consumavano e marcivano per il calore, mentre a terra i cadaveri carbonizzati rendevao impossibile passare.
Destresya cercava una via di fuga, tra grida, urla, scontri, colpi di fucili, di pistole e persino raffiche di mitra.
L'allarme suonava senza sosta, martellando i timpani e i sistemi antincendio continuavano a vibrare in ogni camera, corridoio e scala.
Sembrava una scena di guerra, nè più, nè meno.
Poi, ad un tratto tutto tacque, tutto finì, tutto svanì nel nulla.
Nulla.
Tornarono i muri, i corridoi e le camere.
I secondini e i poliziotti si ritrovarono senza più avversari e nemici.
quegli uomini incappucciati erano spariti nel nulla, così come gli elicotteri che fino ad un istante prima volteggiavano sul penitenziario.
Anche il fuoco era svanito, così come il fumo.
Niente di niente.
Segni dell'incendio non si vedevano più ed anche i cadaveri erano spariti.
Alcuni secondini e qualche poliziotto risultavano ferito, ma solo perchè colpiti nella foga dai loro stessi compagni.
Come se avessero combattutto contro fantasmi, svaniti nel nulla.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|