Le labbra di Elv erano calde, morbide nello stringere e nel succhiare quelle di Gwen, mentre le loro lingue si intrecciavano senza averne mai abbastanza in un gioco di passione e foga.
La ragazza era fra le braccia di lui, stretta contro il suo petto, con le mani del detenuto che scivolavano lungo le sue braccia in interminabili e sensuali carezze.
Gwen sentiva il rumore morbido di quel gioco di labbra, della bramosia delle loro lingue, del calore che avvampava le sue gote e la faceva sciogliere come neve al Sole.
Le loro bocche si staccarono appena e lei riaprendo gli occhi rivide quelli scuri di Elv.
“Ho bisogno di fare l'Amore con te...” disse in un sussurro lui.
Nel frattempo, nell'ufficio del direttore, si discuteva sul da farsi.
Fu chiamato Teken con il compito di portare Goz sul luogo del suicidio.
Ai 2 si unì anche Miz, così che Destresya poté restare sola con Corcion.
“Di cosa voleva parlarmi, dottoressa?” Chiese questi alla bionda ragazza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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