IL CAVALIERE DI NOLHIAE
“Circondate Sion, giratele intorno,
contate le sue torri,
osservate le sue mura,
passate in rassegna le sue fortezze,
per narrare alla generazione futura:
questo è Dio,
il nostro Dio in eterno e per sempre;
egli è colui che ci guida in ogni tempo.”
(Salmo 48)
Gli amanti del macabro e del terrore prediligono i posti inquietanti e misteriosi, ma il vero mausoleo della paura è quello che agogna l'estrema periferia Ovest della città più potente del mondo, dove il Lagno bagna e taglia Afragolopolis e forma l'isoletta artificiale di Santa Maria del Ritorno, sulla quale sorge il luogo in cui i sensi cari ai peggiori demoni come l'illusione, la menzogna, la solitudine, l'ignoranza e l'odio si uniscono a generare la perfezione del male.
La più orribile delle visioni è un monumentale castello dalle fattezze gotiche che sorge lontano da ogni strada e distante da dove gli uomini liberi e civili possono vivere.
Con i suoi alti muri di cinta, i grotteschi doccioni dalle forme blasfeme e deformi, i bastioni ammantati di rampicanti e le torri simili a giganti assopiti, l'Imperium Nolhiae è la vera cattedrale della disperazione e dell'orrore, ultimo baluardo prima della porta degli inferi e forse baratro che divide il mondo dei vivi da quello dei dannati perenni.
L'Imperium Nolhiae è il penitenziario criminale di Afragolopolis, nel quale sono rinchiusi i più pericolosi e maledetti nemici di ogni Credo Religioso.
Chiunque, sano di mente e saldo nello spirito, si avvicini alla macabra fortezza comprende che essa è maledetta.
Giungendo dal Lagno la colonia penale emerge sinistramente dai fumi scuri delle industrie cittadine che circondano la periferia, come le membra di un cadavere putrefatto potrebbe affiorare dal suo sepolcro.
Risate stridule, grugniti grotteschi, mormorii ansimanti e grida di folle disperazione trasudano dai suoi muri, echeggiano fra le torri e percorrono la cupa e spettrale atmosfera che avvolge quell'ultimo girone infernale.
E' impossibile accedere all'isoletta di Santa Maria del Ritorno senza un permesso speciale firmato dal procuratore, dal sindaco o dal vescovo e nessuno può avvicinarsi all'Imperium Nolhiae a meno che non vi lavori o, per sua sfortuna, non ne sia ospite e prigioniero.
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