Gwen aprì la porta ed entrò in un grande salone pieno di sfarzo, di luce e dal profumo estatico di spezie, essenze e fiori.
Il cristallo era ciò che più si ripeteva in quella stanza, ricoprendo in gran parte tuttociò che c'era, insieme ad intarsi d'oro, di madreperla, di agata, di ambra e di paste vitree colorate.
Una figura slanciata stava di spalle, guardando dai vetri di una finestra.
"Ti aspettavo, Gwen..." disse voltandosi Elv, con indosso abiti stranissimi.