"Ti vedo perplessa..." disse Elv a Gwen "... perchè mai stai dando tutto questo peso ad un semplice sogno?" Fissandola. "A me sembra normale che dopo giorni come questi, con tutti i guai che abbiamo avuto, tu possa aver sognato qualcosa di così strano ed assurdo, Gwen..."
Altea e la Cometa Nera erano in mezzo a quei giovani.
Avevano tutti abiti molto simili, dai colori molto vivi, quasi psichedelici ed ipnotici.
Quei giovani, tutti sulla ventina più o meno, apparivano dai tratti molto simili, come se fossero fratelli e sorelle, tutti dai capelli chiari e la pelle di un pallore accentuato.
Tutti fissavano la donna ed il fuorilegge con divertita curiosità, come se non avessero visto altri esseri umani oltre a loro stessi.
"Credo che non comprendano la nostra lingua..." disse lui ad Altea "... mi chiedo come facciano questi ragazzi a vivere in un posto simile... questa città è abbandonata, deserta e non vi sono risorse per sopravvivere qui..." mormorò pensieroso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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