"Non so..." disse Elv perplesso a Gwen "... potrei dire che è stata suggestione, visto questo posto... ma era molto dettagliato il tuo racconto... quelle parole poi... credo sia una lingua reale... un dialetto nativo... ma non so decifrarlo... ci vorrebbe qualcuno che lo conosca..."
"Allora io e te ci capiamo al volo..." disse il bel capitano, per poi accendersi un sigaro "... entrambi siamo prigionieri... entrambi sogniamo la libertà..." fissando Destresya "... beh, cerchiamo di rendere questo soggiorno forzato il più piacevole possibile, no?" Accennando un sorriso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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