Lui fischiò e dalle rocce arrivò un cavallo pezzato, senza sella, come erano soliti essere le cavalcature dei nativi.
Montò in sella con agilità e guardò verso l'orizzonte.
“Se volete posso accompagnarvi per un tratto di strada, lasciandovi poco prima del vostro ranch.” Disse a Dacey. “Non è prudente cavalcare oltre il crepuscolo, i dinghi non attendo altro che prede facili.” Spronando il suo cavallo. “Conosco il vostro nome, ma voi non il mio... mi chiamo Tersin... nella lingua della mia tribù significa figlio della falce della Luna.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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