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Vecchio 23-12-2019, 23.15.07   #1627
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
L'Isola del Serpente

"Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno»."


(Genesi)



Oltre i grattacieli del centro, svettanti di vetro, plastica ed acciaio, con le loro infinite luci dalle ipnotiche variazioni cromatiche, oltre gli sfarzosi negozi e le ricche boutique dei Quartieri Nobiliari e gli imponenti edifici bancari della Prefettura di Loff, verso la periferia Est, in una strada secondaria in un affollato quartiere di Afragolopolis un cortile era diventato oggetto dell'interesse di tutti.
Dal cortile si accedeva ad un edificio austero e sinistro che incombeva sulla strada con il suo frontone dall'aspetto tardo gotico.
Alto 2 piani e con solo 6 finestre a quello superiore con le imposte sprangate da anni, non aveva altro al pian terreno che una porta massiccia dagli ottoni antichi e scoloriti.
La facciata che dava sulla strada trasmetteva un vago senso di abbandono e degrado e per diverse generazioni nessuno si era preoccupato di ripararne gli sfregi e le crepe.
Ma quella mattina, come per una sorta di incantesimo spezzato, il mondo si era ricordato di quella casa.
Un odore insopportabile, un fetido opprimente aveva svegliato la gente del posto appestando l'aria rendendola irrespirabile.
Alcuni poliziotti forzarono la porta scolorita e una volta all'interno del tetro edificio abbandonato trovarono uno spettacolo degno di un film dell'orrore.
Decine di cadaveri sgozzati e maciullati, senza più diversi organi erano stati ammassati nella cantina, diffondendo quel tanfo pestilenziale.
L'agghiacciante scoperta, oltre a scuote l'opinione pubblica, aveva portato gli inquirenti in un primo momento a sondare la pista del commercio nero degli organi.
Infatti i cadaveri appartenevano tutti perlopiù a barboni, zingari e stranieri giunti clandestinamente in città, quindi tutte persone invisibili, la cui scomparsa non avrebbe spinto nessuno a chiederne notizie.
Ma le successive indagini della polizia scientifica esclusero la pista del mercato degli organi, poiché il modo in cui questi erano stati esportati non aveva nulla di chirurgico e quindi sarebbe stato impossibile poterli conservarli e utilizzarli per trapianti.
Chi allora era stato a compiere una tale strage e soprattutto per quale motivo?
Questo terrificante dilemma cominciò ad inquietare la coscienza degli Afragolignonesi.



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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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