Sentenza annuì a Gwen e quando furono entrambi sulla barca lui con il remo la fece allontanare dalla sponda.
Cominciò a remare, facendo scorrere l'imbarcazione su quell'acqua verdastra, tra radici gigantesche che emergevvano dai leggeri spruzzi ed arbusti quasi pietrificati dalle esalazioni lagunari.
Navigarono per un paio di miglia, giungendo dove la vegetazione si faceva folta sulle acque, con gli enormi rami di alcuni alberi alti diversi metri che parevano piegarsi verso la laguna.
Giunsero ad una piccola insenatura, oltre la quale si vedeva un tronco cavo di un qualche albero secolare e probabilmente venerato come sacro dagli indigeni del posto.
Nello stesso istante alla villa sulla scogliera una musica misteriosa e soave aveva raggiunto le orecchie di Altea.
Lei la seguì giungendo davanti ad una porta chiusa.
Oltre di esse qualcuno stava suonando.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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