La giornata era chiara e fumosa, quasi vaga, per quel Sole forte e lussureggiante che illuminava la cittadina e la foresta lontana.
Avevo convinto i miei genitori a lasciarmi venire qui con la zia Nasia.
Avevano fatto parecchia resistenza all'inizio, quasi sicuramente a causa del carattere indipendente della zia, certamente una donna autonoma, bella, ricca, che amava godere dei suoi privilegi ed io la adoravo, letteralmente.
Il nostro soggiorno sarebbe dovuto durare tre settimane, ma eravamo qui ormai da tre mesi o quasi e non avevo la benché minima intenzione di andar via.
Il mare, il Sole, le isole, sì decisamente un posto paradisiaco.
Perché rinunciare a momenti simili quando si poteva approfittare della propria condizione?
Poteva sembrare un comportamento frivolo, visto da fuori, ma hey, solo in ipocrita avrebbe potuto dire il contrario.
Peraltro, ero intenzionata a sfuggire il più possibile alle mire dei miei, incentrate per lo più sul voler trovare un marito adatto a me per combinare un qualche matrimonio di interesse, possibilmente figlio di uno dei tanti altri industriali che papà conosceva e frequentava nei loro club.
Tuttavia, per fortuna, c'era la zia, che a sua volta si era ribellata alla volontà di mia nonna nel volerla promessa ad un uomo molto più vecchio di lei, mentre mia madre, invece, aveva sposato mio padre.
Almeno era più giovane di quel tizio...
Comunque fosse, adoravo stare qui, la casa era stupenda tanto quanto il luogo ed ero certa che la zia condividesse il mio pensiero.
Quella mattina, mi ero svegliata presto e dopo una bella, ma rapida colazione, avevo deciso di andare a fare un giro in paese, sperando che anche la zia mi accompagnasse.
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