Gwen aprì la porta e vide una sala ampia, arredata con uno stile difficilmente riconoscibile, con mobili ed oggetti vari di diversa fattura, gusto e caratteristiche, come se provenissero da epoche differenti.
Un grande piano a coda occupava il centro di quell'ambiente ed a suonarlo, mostrando le spalle alla ragazza, c'era un uomo vestito come se fosse appena uscito da un romanzo ottocentesco.
"Benvenuta a casa mia, Gwen..." disse lui senza smettere di suonare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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