Al Castello del Doloroso Amore, Shawn era rimasto turbato dalle letture di quei giovani.
"Cavaliere..." disse colui che leggeva "... l' elegia narra di una donna, tanto bella quanto sfortunata. Ella perdette il suo amato ed andò in cerca di lui per città e contrade. Fino a quando, resa folle dal dolore, si tolse la vita con le sue stesse mani."
"Ma non lasciatevi rattristare, cavaliere." Intervenne un altro di quei giovani. "Queste cose accadono solo nei romanzi. Non si può morire per amore."
E sempre in quel cortile, la bambina, vedendo la mamma, la chiamò e corse verso la torre.
Ma la donna, senza dire e fare nulla, rientrò dentro, ignorando le parole della piccola.
Questa allora chinò il capo e si voltò verso Polgara.
Corse fra le sue braccia e pianse a dirotto.
Il servitore allora, controllati tutti gli inviti, chiamò a se tutti loro.
"Sir Shawn, Sir Guisgard, siate i benvenuti." Disse. "Abbiate la bontà di seguirmi, insieme ai vostri comapagni." Concluse indicando anche Polgara e Guidon.
E li condusse all' interno del castello.
Qui una dama prese con se la bambina.
"Andiamo, tua mamma ti aspetta." Disse, portandola con sè.
Poi, tutti e quattro i nuovi arrivati, furono fatti alloggiare ciascuno in una stanza diversa.
Lì avrebbero potuto riposarsi dalle fatiche per il lungo viaggio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|