"No, non saresti al sicuro..." disse Yldama a Gwen staccandosi dalla sua mano "... nessuno lo sarebbe... devo scappare, andare lontano e lavorare sodo, fare studi e ricerche per trovare una cura, un rimedio... per liberarmi dall'orrenda mutazione che ora flagella il mio organismo..."
Nel frattempo, alla casa di moda, Altea vide entrare un uomo nel suo salottino privato.
Era aitante, dal viso pulito e regolare, gli occhi indefiniti dai riflessi d'onice screziato ed un'espressione chiara, solare.
Aveva un indubbio fascino e tradiva una certa sicurezza in se stesso, trasmettendo un carisma non comune.
"Signora De Bastian, immagino..." avvicinandosi a lei e porgendole la mano, in una stretta maschia, vigorosa, eppure di un che cavalleresco, come se avesse l'attitudine alla compagnia femminile "... la ringrazio di avermi ricevuto nonostante l'orario insolito." Con i suoi occhi in quelli di lei.