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Vecchio 03-04-2010, 03.32.33   #319
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Preso il biglietto, Guisgard, Cavaliere25 e Perry abbandonarono il castello sul lago.
Tornarono a Camelot e dopo aver condotto lady Perry a casa sua, presero alloggio nella locanda.
"Amico mio..." disse Guisgard a Cavaliere25 "... domattina ti recherai da Maston il maniscalco. Dirai che ti mando io e acquisterai una corazza cromata, con riflessi verdeggianti. Dopodichè partiremo alla volta di quel misterioso luogo... il Castello del Doloroso Amore."


Intanto, Hastatus era nel bosco con Loren e sua moglie.
"Milord..." rispose Loren "... sarete nostro ospite fino a quando vorrete. Riguardo poi a ciò che domandate... conosco quell'infelice luogo. E sull' affetto che nutro per voi, mio buon amico, vi scongiuro di non cercare un simile luogo. Lì troverete solo sofferenza."
Poi, dopo alcuni istanti di silenzio, aggiunse:
"Però se il vostro desiderio è giungere in quel luogo, allora io, per compiacervi, vi indicherò la strada. Seguite quel passo che sembra sprofondare nella foresta. Giungerete su una strada. E conosciuta come la Via della Solitudine. Percorretela tutta e giungerete al Doloroso Amore."


Alla casetta, nel frattempo, Guidon era perplesso.
Conosceva la leggenda del Doloroso Amore e sapeva che doveva tenersi alla larga da quel posto.
Ma, tuttavia, non gli andava di lasciare da soli i suoi compagni di viaggio.
"E sia..." rispose "... andremo tutti in quel luogo... ma vi consiglio di andarcene via subito, una volta lasciata a sua madre la bambina. Quel posto non mi piace per niente."
In quel momento, la piccola diede un dolce bacio a Polgara sulla guancia.
La guardò e la fissò sorridendole.
Pico invece sembrava inquieto e se stava accovacciato accanto ad Elisabeth.
Guidon allora fece partire il carrozzone.
Se qualcuno di loro avesse voluto, avrebbe potuto riposare all'interno del carrozzone, che era ampio e confortevole.
Ma proprio in quel momento, un freddo vento cominciò a soffiare, portando con se strani sibili.
Come se quel vento traportasse i lamenti provenienti dall regno dei morti


Llamrei, intanto, alla fine del Sentiero dell'abbandono, vide una maestosa ed austera sagoma farsi strada tra le nebbie ed il verdeggiante manto della foresta.
Il castello era lo stesso che gli aveva mostrato il padrone del palazzo.
Ed era quello del Doloroso Amore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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