Sul castello del lago, il misterioso castellano aveva fatto la sua scelta.
"Non capisco cosa stia accadendo qui!" Disse Guisgard.
Il castellano si alzò e fissò lo sterminato cielo che sovrastava ogni cosa.
"Anni fa un giovane volle diventare cavaliere..." cominciò a dire "... tutto abbandonò per riuscire in questa cosa. Conobbe un vecchio cavaliere errante che lo prese con sè, istruendolo ai principi della cavalleria e della cortesia. Il vecchio cavaliere aveva un bellissima figlia e quel giovane se ne innamorò. E quando divenne cavaliere chiese la sua mano."
Guisgard si accorse che durante questo suo racconto, il castellano piangeva.
"Ella però, poco dopo le nozze, si ammalò e morì..." riprese a raccontare con la voce rotta dal pianto "... il cavaliere la cercò ovunque, poichè non accettava la sua morte... viaggiò tra terre e terre, laghi, fiumi e monti... ma non la ritrovò mai. Invocò allora la morte, poichè la sua non era più una vita..."
E cosa accadde poi?" Chiese Guisgard.
"Che un giorno gli giunse un biglietto..." rispose il castellano "... era un invito per un luogo in cui si trovava ciò che egli più bramava... il giovane partì per quel posto, ma non ebbe la forza per continuare... il dolore per la sua amata lo aveva fiaccato..."
"Ed io cosa c' entro in tutto questo?" Chiese Guisgard.
"Voi?" Ripetè il castellano. "Anche voi cercate qualcosa. Lo so per certo. E prenderete quel biglietto."
"Cosa vi fa crdere che accetterò una simile impresa?" Chiese Guisgard. "Per che cosa poi?"
"Perché solo in quel luogo voi troverete ciò che state cercando da sempre."
"Come fate a dirlo?" Chiese ancora Guisgard.
"Troverete ciò che state cercando." Rispose il castellano. "O quello o la morte. E comunque il vostro viaggio finirà. Ed ecco il vostro biglietto." Gli mostrò il castellano.
"Non nei sogni, nè nelle stelle e neanche nella Luna,
troverai, o Cavaliere Del Lago, la tua fortuna.
Ella ti aspetta senza trappola, tradimento o inganno
alla fine di una via lunga quanto lo scorrere di un anno.
E solo lì soltanto troverai ciò che dissolverà il tuo dolore.
Non indugiare oltre e raggiungi il Castello del Doloroso Amore."
"Cavaliere Del Lago?" Ripetè Guisgard.
"Era il nome di quel giovane cavaliere." Rispose il castellano. "Ed ora sarà anche il vostro."
"Perchè fate tutto questo?" Chiese Guisgard.
"Perchè se un cavaliere troverà cioò che brama tanto, io troverò finalmente pace e raggiungerò la mia amata..."
Guisgard capì allora ogni cosa e non disse altro.
"Vi occorre uno scudiero." Disse il castellano. "Ve ne fornirò uno valido io stesso."
"Non ho bisogno di uno scudiero, poichè ne ho già uno." Rispose Guisgard facendo segno a Cavaliere25.
"E' solo un ragazzo ed è troppo inesperto!" Disse il castellano.
"Mi fido di lui e in nessun altre mani, al di fuori delle sue, io metterei la mia vita."
Detto questo, Guisgard ed i suoi, salutarono il castellano e lasciarono quel luogo.