La lama di Gwen non permetteva di stare troppo tranquilli, eppure Velv nonostante tutto non smetteva di accarezzare e toccare le gambe nude di lei.
Per un attimo trattenne il respiro, restando a guardare gli occhi verdi di lei resi come smeraldi dal pallore lunare, poi la sua mano salì piano dalla coscia della ragazza fino a scivolre appena sotto la stoffa, sfiorandole una natica.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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