"Mi chiamo Velv..." disse lui a Gwen, senza smettere di accarezzarle tutte le gambe.
E nonostante la lama di lei sul suo volto lo intimoriva non poco, le sue carezze su quelle gambe nude si facevano pian piano più audaci, arrivando a lambire la stoffa del vestito della ragazza che copriva le sue natiche.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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