Gwen sivoltò e lui si ritrovò a fissarle il viso appena lambito dal pallore lunare.
Guardò poi la lama sulla quale la ragazza passava lentamente il dito.
"Magari" disse lui senza smettere di accarezzarle le gambe nude "dipende da come continuerò ad accarzzarti le gambe?" Con tono quasi impertinente, forse a cercare di nascondere il timore di essere infilzato.
Intanto le mani del ragazzo continuavano a muoversi piano sulle gambe di Gwen, scendendo fino ai piedi, accarezzandoli tutti, risalendo poi lungo le ginocchia ed alle cosce.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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