Hastatus aveva facilmente sconfitto i due briganti ed il terzo, trovandosi quel cavaliere di fronte, pensò bene di darsi alla fuga.
"Vi ringrazio, nobile cavaliere." Disse l'uomo che era stato aggredito dai tre briganti. "Vi devo la vita. Io sono Loren de Morrel e sono un feudatario del re. Come ogni giorno, io e la mia amata, veniamo qui a cavalcare. Ma quei tre felloni mi hanno preso di sorpresa e volevano uccidermi, per poi oltraggiare mia moglie. Ma il vostro intervento ha evitato tutto ciò. Sappiate che da oggi vi sarò per sempre debitore."
Gli baciò una mano e poi chiese:
"Avete visto mia moglie? Sapete se è riuscita a mettersi in salvo?"
Intanto, alla casetta nella foresta, Elisabeth dormiva serena accanto a quella misteriosa bambina.
Così trascorse tutta la notte.
L'indomani, la casetta continuava a restare deserta e questo rese ancora più sospettoso Guidon.
"Direi di andarcene presto da qui." Disse. "Ho idea che presto avremo molti guai."
La bambina, nel frattempo, si alzò. Si diresse davanti ad una delle finestre e restò immobile, sempre accompagnata dalla sua inseparabile bambola.
Fissava il cielo e continuava a restare in silenzio, nonostante Polgara le avesse chiesto il suo nome e cosa l'avesse spinta fino a quella casetta.
Ad un tratto la bambina si voltò verso Elisabeth e Polgara e cominciando a dire:
"Voglio... voglio tornare dalla... mia...mamma... al castello..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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