Nel castello su lago invece, il nuovo giorno portava con se misteriosi accadimenti.
Quando tutti furono svegli, il castellano li convocò nella sala grande.
"Presentatemi i tre cavalieri." Ordinò poi ai suoi servitori.
"Milord..." rispose uno di essi "... al vostro cospetto vi sono sir Malavant, sir Gwereneff e sir Guisgard."
Allora fu servita una succulenta colozione a tutti i presenti.
E quando finirono di mangiare, il castellano lesse loro alcuni brani cavallereschi:
"Lancillotto, pur di liberare la regina Ginevra, disonorò se stesso ed il suo rango salendo sulla Carretta dell' Infamia.
Ella però lo rimproverò aspramente per questa sua azione e volle metterlo ancora alla prova. E l'occasione si mostrò nel torneo che il re organizzò per la liberazione della regina.
La mattina dei giochi, un' ancella di Ginevra portò un biglietto a Lancillotto.
Al peggio, esso recitava.
Iniziato il torneo, Lancillotto fu sempre disarcionato e sconfitto, rischiando l' eliminazione.
E tutti ne furono meravigliati ed addolorati.
Il secondo giorno del torneo, ancora quell'ancella raggiunse il Primo Cavaliere, con un nuovo biglietto.
Al meglio, esso recitava.
Da quel momento Lancillotto combattè come un leone, sconfiggendo ogni avversario e vincendo alla fine il torneo.
La regina comprese quindi che egli le era sempre fedele e l' amava sopra ad ogni cosa."
Concluso il brano, il castellano chiese ai 3 cavalieri:
"Molti affermano che Lancillotto era un burattino nelle mani della regina. Indegno di essere un cavaliere. Voi, al suo posto, cosa avreste fatto?"
"Io" rispose per primo sir Malavant "avrei scacciato quella donna, che attentava al mio onore ed al mio valore. Un cavaliere ha il suo prestigio e nessuna donna può attentare ad esso!"
"Io invece" prese la parola sir Gwereneff "avrei, per ripicca, denunciato quella donna al suo re. Avrei così difeso il mio onore e guadagnato il favore del mio sovrano!"
"E voi cosa rispondete?" Chiese il castellano a Guisgard.
Questi lo fissò per alcuni istanti.
"Lancillotto, prima di essere fedele al re ed alla cavalleria, era servo di Amore." Rispose. "Noi tutti seguiamo il padrone che può renderci grandi, perchè lui solo può concederci ciò che davvero bramiamo. Lancillotto non chiedeva onore e fama, nè vittorie e prestigio. Egli ambiva solo ed intensamente ad una cosa... il cuore di Ginevra. E solo il suo eterno battito poteva renderlo davvero il Primo fra tutti i cavalieri!"
Il castellano, a quelle parole, sorrise.
"Congedate gli altri due cavalieri." Ordinò ai servi. "E' costui l'uomo che sto cercando da anni."
"Cosa sta accadendo qui?" Chiese Guisgard.
"Si sta copmpiendo il destino, mio cavaliere..." Rispose il castellano, fissandolo negli occhi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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