Quando mi guardò mi illuminai, restando per un momento imbambolata.
Allora gli raccontai ogni cosa.
Quegli strani uomini venuti dal futuro, le loro armi incredibili che avevo visto con i miei occhi, quelle parole strane che pensavo dapprima fossero in codice o fossero invenzioni dovevano essere sì invenzioni ma di un'altra epoca, il "cronografo" e il "visore", poi quella luce che se li era portati via, il fatto che fossero tornati nel passato per uccidere i Dantorville, una stirpe cattolica così da estirparli dal futuro.
"Ci pensate, padrone, poter andare nel passato e stroncare i vostri nemici ancora prima che nascano!" sorrisi, estatica, prendendogli le mani "Se il viaggio nel tempo è possibile so che voi sarete in grado di riuscirci, come siete riuscito a fare mille altre cose... compresa.. me!" arrossendo un poco mentre lo fissavo.
"Sono stata brava?" mormorai poi, fissandolo speranzosa.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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