Ero sovrappensiero e le parole di Guidon mi fecero sobbalzare... ero stanca e quella che vedevo non era una visione era una casa....dal camino usciva del fumo......scesi, la porta era aperta e dall'interno non proveniva nessuna voce...entrai cauta, di sorprese ne avevamo avute abbastanza...l'interno era pulito e confortevole, dal camino proveniva un delizioso profumo, e il mio stomaco sembrava gradire con un leggero brontolio....A quell'ora i padroni di casa non potevano essere fuori...e quella non era una reggia....la casa era davvero piccola....ma c'era un'altra stanza aveva tre letti , dovevano avere le lenzuola fresche di bucato....c'era odore di erica e cenere.......Quanto desideravo essere a casa, e poter togliere quegli abiti che mi si erano incollati addosso un bagno caldo e non pensare a nulla......ma qualcosa mi diceva che se avessi avuto la possibilita' di riposare l' avrei dovuto fare con quegli abito addosso.........stavo uscendo dalla stanza..quando Pico incomincio' a soffiare e ad arruffare il pelo......Il canto della civetta.....e vicino al camino lei...la donna che vidi all'albero sacro...<< Signora perdonate l'invadenza, ma abbiamo bisogno di riparo.....fosse solo per la mia amica ha bisogno di riposare e mangiare non e' stata bene ultimamente e il viaggio che ci attende e' lungo, se la mia presenza e quella del mio compagno di viaggio sono per voi un fastido, staremo bene anche fuori sul carro >> Avevo bisogno che Polgara si riprendesse bene, avevo bisogno di lei con tutte le sue forze, io cominciavo a cedere.......speravo in cuor mio che avesse capito che la magia era una cosa da usare in piccole dosi e solo quando ci fosse stata l'urgenza..... guardai il volto di Guidon, pover' uomo.....aveva un'aria cosi' abbattuta che mi fece tenerezza.....
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