Cari amici, ho finito (purtroppo) il romanzo fantasy L'anima tra le aquile e credo proprio che lo ricomincerò...
Nonostante sia solo il primo capitolo della saga credo anche sia uno dei più bei romanzi fantasy scritti fino ad ora, il fatto che sia stato un italiano non può che inorgoglirmi.
La storia ci prende per mano, ci fa seguire le vicende di questo giovane ragazzo segnato da un dolore profondissimo ma che il suo dio, Yovr, riscatta dandogli una seconda grande opportunità. Un crescendo continuo fatto di preghiera e spada narrato superbamente (le metafore e le descrizione sono di un poetico che lasciano senza fiato), paesaggi che sembrano materializzarsi dalle pagine per irretirvi completamente. Ma non è finita. Miti affascinanti, personaggi dal profondo spessore psicologico (e questo si spiega forse col percorso di studi fatto dall'autore), combattimenti descritti con una maestria tutta nuova, insomma non è il solito fantasy per ragazzini, si capisce che dietro c'è uno studio sistematico (tra l'altro la nota in copertina lo lascia intendere). Siamo forse di fronte ad una sorta di "avanguardia" del fantasy? Forse si. Ve lo consiglio caldamente, dovete leggerlo.
Per altre info. sono qui: io me ne torno nel mondo delle Terre Conosciute, che questo dove viviamo mi fa schifo...