Mi alzai e mi avvicinai verso il ragazzo con aria solenne, come se lo stessi squadrando a un mercato di schiavi.
"Destresya non c'è, ti ha preparato il pranzo.." indicando la tavola imbandita senza smettere di fisssarlo intensamente.
"Io sono Bez.." rivelai "Mi occuperò io della tua educazione!" con un sorriso enigmatico che non prometteva niente di buono.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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