Guardai quel ragazzino dalla testa ai piedi.
Possibile che il padrone mi desse una simile palla al piede?
Tuttavia, non lo avrei mai contraddetto, così salutai freddamente con un cenno del capo.
"Sono Destresya la serva fedele di vostro zio... sono qui per scortarvi a palazzo!" ordinai, e senza dire niente altro, presi le redini del mulo e lo condussi verso il palazzo fuori dal paese.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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