Ad un tratto il padrone smise di suonare, poggiando le mani sudate e bianche sui tasti bianchi e neri dell'organo.
Allora si voltò verso Destresya, guardandola negli occhi per un lungo istante.
I suoi occhi grigi erano fissi in quelli azzurri di lei.
Un gesto e la prese fra le braccia, bacuandola con ardore e trasporto, facendole sentire le sua labbra calde e la sua lingua umida di desiderio fino in fondo all'anima.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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