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Vecchio 29-03-2010, 04.26.40   #247
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
All'Albero Sacro, Elisabeth e Polgara si apprestavano a partire col carrozzone di Guidon.
"Questa nebbia" cominciò a dire Guidon "non mi ispira niente di buono. Anzi, direi di affrettare il passo e lasciare questo luogo!"
Saliti sul carrozzone, Guidon si apprestò a ripartire.
"Perdonate, ma è buon auspicio conoscere i nomi dei propri compagni di viaggio!" Disse. "Qual'è il vostro nome, cavaliere?" Chiese ad Elisabeth. "E quello della dama che vi accompagna? Siete innamorati, vero? Eh, lo si vede ad un miglio di distanza! E sono sicuro che la vostra dama sogna del vostro ritorno, poco fa! Quando si arriva alla mia età, si ha occhio per queste cose!"
Rise allora in modo quasi cracchiante, fino a quando si udì il canto di una civetta.
Guidon si zittì e spaventato spronò i cavalli per partire.


A Camelot, intanto, Hastatus era con quel mendicante.
"Sono solo un cavaliere caduto in miseria, milord." Disse il mendicante. "Però conobbi un cavaliere. Egli amava una donna al di sopra di tutto e tutti. Ma ella era stata promessa ad un altro uomo. Il cavaliere perse allora il bene dell'intelletto. Ma un giorno fu invitato in un luogo lontano e misterioso, dove, gli fu scritto, avrebbe potuto riabbracciare la sua amata. Ma egli non tornò mai più indietro. Il luogo misterioso era il Castello del Doloroso Amore."


Nel frattempo, alla Torre del Roseto, Shawn era alle prese con quel misterioso vecchio.
"Andate via, vi dico!" Tuonò questi. "Vivo qui per fuggire il mondo e le sue miserie! E non sarò responsabile della vostra rovina!"
Raccolse poi alcune rose e concluse:
"Siete folle... come tutti gli altri... se davvero pensate di annientare ciò che dimora in quel luogo maledetto..."

E nello stesso momento, alla locanda di Camelot, Guisgard, in compagnia di Perry e Cavaliere25, chiese all'oste notizie sul misterioso servitore.
E l'oste gli indicò uno strano individuo seduto in fondo alla sala.
"Forse quello è il nostro uomo." Disse Guisgard a Perry e Cavaliere25. "E state tranquilla, milady..." rivolgendosi a Perry "... non rischierei mai dei guai, sapendovi con me!"
Sorrise, facendole l'occhiolino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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