Il viandante ed Altea raggiunsero l'ala del castello appartenente alla principessa De Bastian Dantorville.
Era ormai prossima la Mezzanotte e la Luna splendeva magica e misteriosa sulla brughiera intorno alla contrada.
"Nei miei viaggi in Oriente" disse lui ad Altea "ho scoperto che molte poesie venivano dedicate alle anime notturne di alcune donne... esse, come fiori crepuscolari dai petali pendenti come gocce di mirto Libanese, sanno assumere sotto le stelle una magia, una capacità di incantare..." con un lieve inchino "... è di certo un gran privilegio per me godere della compagnia che mi offrite stanotte, milady." Fissandola attraverso il cappuccio che racchiudeva in un'ombra i suoi occhi, resi misteriosi dal pallido pallore lunare. "Concedetemi solo pochi minuti affinché io completi le mie orazioni e poi..." sorridendo piano "... possa raggiungervi ed intrattenervi fino a quando le benevole stelle di stanotte me lo concederanno."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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