Lo squadrai da capo a piedi, con un sorrisino beffardo.
"Oh, mi avete preso per una prostututa o una regina?" lo canzonai, divertita.
"Ad ogni modo, il mio padrone non vuole che accetti niente dagli sconosciuti, messere!" inchinandomi con riverenza.
Per sottolineare che non ero libera, e c'era qualcuno che se la sarebbe parecchio offeso se mi fosse successo qualcosa.
Quello che non sapeva era che ero in grado di fargli male, ma il padrone non ama che mostri queste qualità se non necessario.
Mi voltai e me ne andai verso la locanda, per riferire.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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