Era un castello gigantesco, poderoso all'esterno e raffinato all'interno.
Destresya fu accompagnata in un ampio salone, dove però porte e finestre erano chiuse.
Levtendibe abbassate ed il mobilio sfarzoso ma scuro rendevano tetra e buia quella stanza.
La ragazza, così, si ritrovò sola in quel luogo, quasi del tutto al buio.
"Benvenuta..." disse ad un tratto una voce proveniente dalla città penombra che avvolgeva ogni cosa nel salone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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