Ancora mi sentivo impotente, ancora non ero padrona del mio destino.
E non lo ero, il problema era prorpio quello.
Tutta la mia vita era in balìa di eventi che non mi appartenevano.
Restai in silenzio per tutto il tempo del viaggio.
Una volta arrivata alla villa, mi venne ad aprire un uomo, a cui rivolsi unicamente un cenno del capo.
Prima o poi avrei saputo a che destino andavo incontro.
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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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