"Seguimi e sta zitta." Disse quell'uomo, dal petto nudo, villoso e tatuato. "Vieni." A Destresya.
La portò così fuori dalla cabina e percorsero tutta la stiva di quello che sembrava un vascello, fino ad una cabina isolata.
L'uomo dalla pelle nera bussò e poi aprì la porta, spingendo dentro Destresya.
Lui andò via e la lasciò in quella cabina con un uomo in piedi contro i vetri che guardava fuori, verso il mare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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