Altea tornò al tavolo di mInsk, camminando per il locale in modo sensuale e provocante, frutto della sua bellezza che pareva ben offrire un che di selvaggio ed indomito, con un senso di elegante mutevolezza, come se fosse sfuggente come un miraggio di Orione.
Per questo gli occhi di tutti erano sudi lei, compreso quello di minsk, sebbene fosse più raffinato rispetto ai tanti allevatori, contadini e mandriani del locale.
"Certo, andiamo a vedere..." disse lui a lei.
Uscirono dal cybersaloon e videro il carro di un vecchio rottamaio appena giunto in città.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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