Perry si voltò verso la dama che cercava in tutti i modi di portarla con se e disse:
<<Questo non è il pianto di mio figlio...è solo un'illusione, andatevene! io non verrò con voi!>>.
Era l'alba e Perry ritrovò la forza di alzarsi e proseguire: il bosco era bagnato di brina e gli animali ancora dormivano.
Continuava a sentire il pianto di un neonato, ma in cuor suo sapeva che non era il suo bambino "Il mio piccolo è al sicuro" pensò fra se e se.
Sperava che qualcuno la trovasse e mettesse fine alla sua sofferenza fisica e potesse darle un po' di sollievo.
Inciampò in una radice e cadde atterra esausta, non riusciva più ad andare avanti.
Cominciò a piovere; si sdraiò sull'erba a pancia in su e lasciò che le gocce d'acqua bagnassero il suo volto, le scappò un sorriso.
Cominciò a ricordare i primi mesi a Camelot, aveva il viso di una bambina ed era vista come "la dolce Perry"; allora aveva molti amici e aveva trovato l'amore; ricordò il suo matrimonio, ricordò di essere svenuta alla vista del regalo di platino di Sir Morris e di essere rimasta estasiata dai semi che le aveva donato Lady Llamrei e che li aveva poi piantati in un giardino vicino casa sua, ma non ebbe mai avuto modo di vederli crescere.
Ricordava la nascita del suo pargolo, dolorosa e faticosa, ma fantastica...ricordò la faccia di Dunmer quando vide il suo bambino e la paura che ebbe dopo di crescerlo: amava troppo l'avventura.
Ricordava il suo amico Eldred, il vichingo più buono che aveva mai conosciuto e ricordava i suoi ultimi giorni passati a Camelot e le speranze di poter tornare un giorno.
Ed eccola qui, sdraiata alla pioggia nel bosco del un regno che amava tanto, aspettando di vivere o aspettando di morire, aspettando il giorno in cui avrebbe riabbracciato suo figlio, un giorno che forse non sarebbe mai arrivato.
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