Il mormorio tra il capo tribù e lo sciamano che fissavano Gwen si fece fitto, continuo.
La ragazza prese la mano di Elv e lui la strinse.
Ad un certo punto con un cenno il capo tribù allontanò lo sciamano ed annuì sorridendo a quei visitatori che apprezzavano il pasto loro offerto.
Poi battè le msni e pronunciò parole con un tono imperioso ai suoi, come se desse un ordine.
Alcuni indigeni allora si allontanarono, per poi tornare poco dopo con alcuni coltelli fi pregevole fattura.
Era di certo gente incolta ed incivile ma sicuramente molto abile nella realizzazione di utensili ed armi.
Il capo tribù offrì allora qui coltelli a Gozz ed ai suoi.
Hordifren fece sedere Destesya alla ricca tavola, per poi prendere lui stesso posto.
"Sono stati preparati" disse "i piatti prediletta da sua altezza. Rido con frutti di mare ed alti e salate, sardine marinare ed accompagnate da foglie di alloro e mauritana. Poi scampi con creme di formaggi e funghi selvatici. La trota nera del fiume Serione, delizie di agrumi e polipo verace, salmone affumicato in salsa agrodolce. Poi nsturalmrnte vino bianco delle mie cantine, invecchiato in botti ricavate dallo scafo della nave ammiraglia Atea, vanto della flotta Uaaranianese."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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