Gozz non ebbe tempo di opporsi a quel gesto improvviso e sorprendente di Gwen, che rimise a terra i 2 minuscoli prigionieri.
Quelli subito corsero via, spaventatissimi.
"Ma insomma..." a muso duro Gozz a Gwen "... cosa diavolo ti è saltato in mente, ragazza?" Ora parlandone con il più confidenziale tu. E poi come lei rivolgerti in questo modo al tuo capitano?"
Le urla di Gozz però furono ampiamente coperte dal boato della folla, che fesrante ringraziava i visitatori per la loro bontà nel perdonare i 2 dei.
Era un uomo dell'espressione fiera, lo sguardo temerario e l'aspetto vigoroso.
I suoi lineamenti erano parecchio gradevoli, i capelli scuri e mossi, gli occhi grigi e vibranti, la bocca perfetta e segnata da un sorriso enigmatico, tra il beffardo ed il sicuro.
Aveva abiti sfarzosi, ma do un chiaro taglio militare e due armi splendide, una raffinata pistola ed una lunga spada arabescata, gli prendevano dal cinturone.
Guardò Destresya per un lungo istante.
"Sua altezza reale si è fatta attendere." Disse con tono garbato, ma tagliente e sarcastico.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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