Feci una smorfia divertita al gemito che il mio morso gli strappò.
Trattenni appena il fiato quando mi strinse forte a sè e sorrisi.
Allora feci di nuovo unire le nostre labbra, poi raggiunsi il letto e lì lo feci sedere.
Restai in piedi davanti a lui ed iniziai a sbottonare la mia camicia, lentamente.
Levai i pantaloni con pochi, studiati movimenti e mi avvicinai ad Elv.
Il sole che entrava dalle finestre della camera raggiungeva il suo viso, illuminando come perle nere i suoi occhi.
Era bellissimo e sarei rimasta attimi infiniti ad osservarlo.
Accarezzai il suo viso, le sue labbra, poi portai le sue mani su di me, permettendo a lui di sfilare il mio intimo, trasformando entrambi in uno scultore e la sua opera, solcata dalle sue abili mani.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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