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Vecchio 22-03-2010, 17.23.47   #122
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La giovane Perry si era appena ripresa.
"Come vi sentite, damigella?" Chiese, con un tono che tradina un'infinita tenerezza, quella donna, malgrado il suo vistoso apparire. "Qui sarete al sicuro. Avete pronunciato il nome di Guisgard. Fu il suo scudiero a condurvi qui. Ora prendete questo liquore d'erbe. Tra un pò vi porterò una tisana calda. Ma ora è meglio che riposiate ancora un pò."

Nel frattempo, Elisabeth era tornata nella sua casa.
Un tiepido fuoco scaldava quell'ambiente, quando all'improvviso la donna avvertì un brivido di freddo.
L'unica candela accesa si spense all'improvviso ed un leggero lamento si avvertì in lontananza.
Ad un tratto un'ombra si materializzò nella stanza.
Ricordava vagamente un cavaliere e fissava Elisabeth con uno sguardo enigmatico...

Intanto, alla locanda, lady Polgara aveva raggiunto i due cavalieri.
Guisgard la fissava con attenzione.
"Dite di conoscermi, milady?" Chiese pensieroso il cavaliere. "Eppure non potrei dimenticare un volto come il vostro, nemmeno se volessi..."
La fissò ancora.
"Un momento!" Esclamò. "Non sarete forse..."
E rise di gusto.
"Bontà Divina!" Esclamò ancora. "Quella ragazzina biondina ed impertinente che storceva il naso ogni volta che io cominciavo a parlare d' amor cortese!"
E rise di nuovo.
"Vedo che siete diventata una bellissima dama... non c'è che dire! Ma immagino che non conserviate di me un buon ricordo, visto che da ragazzini finivo sempre col pestare i vostri spasimanti! Ma, se ben rammentate, non vi era niente di personale... semplicemente mi davano ai nervi!"
Ma ad un tratto, il bel viso di Polgara si oscurò.
La donna quasi si accasciò.
"Cosa avete, milady?" Chiese preoccupato Guisgard, prendendo le mani della donna fra le sue.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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