Elv restò per un bel pò al telefono, davanti alla finestra, fissando il buio della sera e rispondendo con voce bassa a ciò che sua moglie diceva dall'altra parte.
poi finalmente la telefonata si concluse e lentamente lui spense il cellulare, per poi gettarlo stancamente sul divano.
Si voltò a guardare Gwen.
La guardò tutta cercando forse, fra i suoi lunghi capelli rossi, i capezzoli di quei seni velati dalle ciocche simili a pendagli.
"Scusami..." disse rammaricato per l'interruzione "... penserai che sono un bastardo..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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