"Oh, mi accontenterei di certo..." disse Elv con tono vagamente malizioso, ma lasciando cadere la frase lì mentre fissaa Gwen "... altrimenti se proprio è necessario andremo nella sua camera e lì farei io il massaggiatore, visto ho una buona esperienza." Facendole l'occhiolino.
L'aria della sera era fresca, profumata di strani fiori sconosciuti, con le luci della città che riflettevano un alone di vari colori perso verso il firmamento.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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