Era simile ad una gelatina di un colore indistinto, vischiosa, densa, come una qualche sostanza organica in decomposizione.
Inoltre emanava un fetido insopportabile, quasi fosse il vomito di qualcuno.
Inoltre a contatto con l'ossigeno quella polpa puzzolente e disgustosa iniziò letteralmente a friggere, come se si cuocesse al Sole di quel pianeta.
"Questa roba" disse con disgusto Gozz "non la mangerebbe nemmeno il mio cane." Sputando a terra.
"Proseguiamo." Ordinò Swan a Gwen ed al resto del gruppo.
Il drappello si rimise in cammino.
Dopo un pò si ritrovarono davanti ad un altro albero, dai cui rami pendevano grossi frutti diversi dai precedenti.
Incuriosito Sardon ne staccò uno e con il calcio della sua pistola rubbe il duro gusco che racchiudeva la polpa.
Stavolta fu anche peggio.
Quella polma infatti a contatto con l'aria prese scogliersi in decine e decine di filamenti vegetali, simili ai comuni vermi terrestri, emenando acuti sibili.
A quella visione Lion diede di stomaco.