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Vecchio 31-05-2019, 17.21.01   #2645
Destresya
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Destresya
Registrazione: 05-06-2018
Messaggi: 3,427
Destresya è sulla buona strada
Su questo pianeta, la regina è un po' una chimera.
A metà tra una leggenda, una fiaba o un racconto sussurrato con terrore per far addormentare i bambini.
Pare che nessuno l'abbia mai vista, che se ne stia rinchiusa nel suo castello di vetro e parli unicamente tramite le sue ancelle.
Ogni tanto sento i commenti della gente, delle comari al parco mentre passeggio per il costone e mi godo l'immensità della valle che si può ammirare solo da una piccola locanda.
Quanto amo venire qui, sedermi su uno dei tavolini, guardare quella valle sconfinata e perdermi nei miei pensieri.
Oggi mi sono portata dietro un libro.
Non un libro normale, il mio preferito, è proprio un giorno che si merita il mio libro preferito.
L'aria è calma e leggera, solo una lieve brezza mi accarezza il viso.
Il mio tavolino preferito è libero, mi piace pensare che l'abbiano tenuto apposta per me, ma in realtà sono stata solo fortunata.
Saluto il gestore con un cenno della mano, ormai mi conosce, e addirittura il cameriere, che non deve starci molto con la testa, ha capito come prendo la mia bibita Arcaniana. Ora, non è difficile!
Mi siedo e mi guardo intorno.
Ci sono una coppietta che sembra non volersi far vedere in giro, con lei molto provocante e lui sposato quasi sicuramrnte, un paio di ragazzine che parlottano tra loro di cose senza senso, dei vecchietti che giocano a Tack maledicendo il tempo e il governo come da migliroe tradizione, e infine un gruppetto di comari pronte a smascherare la tresca del tavolo a fianco e a spettegolare su tutti i fatti possibili.
Oh, come amo questo posto.




Spalancai gli occhi, fissando lo spazio sconfinato intorno a me.
Il ricordo del mio pianeta riuscì a strapparmi un lieve sorriso triste.
Ormai non esisteva più niente, né di quello scenario idilliaco, né di quella ragazzina spensierata che se ne stava seduta a leggere, senza preoccupazione alcuna.
Com'erano cambiate le cose dalla distruzione di Crytal, quando noi pochi sopravvissuti siamo stati costretti a scappare e a trovare il nostro posto nel mondo.
Beh, io non potevo dire di non essermela cavata, la mia attività rendeva abbastanza e mi permetteva di viaggiare per tutta la galassia, dopotutto non avevo più una casa, che senso aveva fermarmi?
Come Crytaliana avevo la capacità del trasformismo, molti di noi avevano scelto un pianeta e si erano mischiati alla popolazione locale. Io beh.. diciamo che avevo scelto una via un po' diversa.
La mia abilità di avere più identità diverse mi permetteva di arrivare dove molti altri contrabbandieri non arrivavano, e in questo campo dire che la concorrenza è spietata è un eufemismo.
Ma il rischio, il pericolo e l'avventura mi tenevano viva.
Ero diretta a Titanos per consegnare ad un cliente facoltoso delle gemme provenienti da Pharos, quando la turbina di un motore cominciava a fare i capricci.
"Ecco, ci mancava questo!" Alzando gli occhi al cielo mentre cercavo di tamponare il guasto.
Niente, dovevo cambiarlo assolutamente.
Controllai la strumentazione di bordo per capire se ci fosse un pianeta o una base spaziale nelle vicinanze e trovai un pianeta che non avevo mai visto prima su alcun radar.
Sembrava messo lì apposta per me!
Ringraziai la mia buona Stella, e impostai la rotta verso quel pianeta sconosciuto.

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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!

Ultima modifica di Destresya : 02-06-2019 alle ore 20.55.44.
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