Bafon restò pietrificato nel vedere il cadavere del povero Doig.
Stava steso sul pietrisco davanti all'ingresso, con la bocca spalancata, gli occhi sbarrati che fissavano stravolti verso l'alto e l'espressione orrendamente sfigurata dalla sofferenza.
Subito il maggiordomo chiamò la polizia col cellulare, mentre Gwen, sconvolta, guardava quella scena disperata.
Pochi minuti dopo arrivò una volante della polizia e un'ambulanza.
Nel frattempo, nella torre dove alloggiava la troupe, distaccanta e distante dal corpo centrale del castello e quindi impossibile che i suoi occupanti sapessero di Doig, Destresya aveva preso possesso della sua camera e si era stesa nel letto.
Ma dopo qualche istante qualcuno bussò alla sua porta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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