Entrammo nel locale e mi guardai intorno per cercare di capire che tipo di gente fosse quella della troupe, e sopratutto come fossero disposti nei miei confronti.
Non ero sicura che sarei stata bene accetta, ma a me non importava un fico secco, ero dove dovevo essere e avrei calpestato tutto e tutti se si fossero messi sul mio cammino.
Sotto indicazione del mio agente, mi avvicinai direttamente al regista.
"Salve, signor Gozz.." con un sorriso ammaliante.
Non mi annunciai più di così per saggiare la sua reazione al mio arrivo.
Tutto era un'eterna partita a scacchi, e io vincevo sempre.