Gwen arrivò al maestoso castello.
Era una struttura signorile, sebbene eretta con sontuosità e solidità.
Alte torri racchiudevano la parte nobile del maniero, con un architettura che sembrava preferire lo slancio verso l'alto, come se l'edificio ambisse a lasciare la terra per una dimensione diversa, misteriosa, quasi magica.
Tutt'intorno dominavano verdi prati ben curati, con faggi, pini, sicomori, ciliegi ed olmi.
Il cancello era socchiuso e prima che la bella fotografa lo varcasse apparve un uomo magro, con al guinzaglio due cani dall'aspetto feroce che abbaiavano sena sosta.
"Prego..." disse a lei. "... desidera?"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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